DOMANDE E TRASMUTAZIONE

(Per te, cernita di alcune domande un tempo sortemi lungo la via)

 

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Perché vuoi trasmutare il piombo in oro? Qual è il motivo che ti spinge ad aprire il laboratorio dell’esistenza, a scovare la materia, a lasciare il mondo degli effetti per quello delle cause? Sei un pazzo? Sei un dio? Speri in qualcosa di diverso da ciò che si palesa ogni giorno su questa terra? Magari vuoi cambiare il mondo? No? Vuoi solo trasmutare te stesso? Ma qual è il motivo finale?

Che potrebbe accadere se scovassi la materia, aprissi il laboratorio dell’ esistenza e lasciassi il mondo degli effetti senza saperlo? Allora lascia stare, non lo fare.

Ma anche se trovassi il motivo finale, ugualmente non lo fare perché questo, il motivo, la missione, sono fatti della mente umana limitata terrestre.

Allora cosa devi fare? Mah, se vai subito alla fine di questo breve scritto e salti tutto il resto una risposta c’è, però non è la “tua” e quindi è una “mezza” risposta.

L’albero di mele esegue ciò che noi chiamiamo la sua missione ma,  non si fa domande bensì realizza  risposte, radici, tronco, fiori, frutti, semi.

E’ il Fuoco del Melo che parla sulla terra di esso.

Per diventare oro, è il fuoco dell’ Uomo che parla all’uomo terrigeno e non l’uomo terrigeno a se stesso. Sembrerebbero due uomini uguali ma forse ci sono delle differenze di discendenza. Quali? Io non te lo posso dire perché anche se ti dico il vero interferirei e non voglio. Ma qualche domanda però forse ti potrebbe aiutare, ecco perché ho fatto una cernita, perché te le pongo. Le risposte invece spettano a te.

Vuoi controllo e potere? Subisci mancanza e necessità. Provi piacere e dolore? Queste cose provengono da te. Ma il Fuoco dell’Uomo (tu)  che vuole pervenire invece da dove proviene? Della miniera del suo (tuo) desiderio e basta?

Sai ascoltare la Voce? Sai tacere la tua voce? Sai tacere la voce del Genio? Hai realizzato uniformemente il percorso? Riflettici un secondo, un anno, dieci anni se serve. Sei realmente padrone della Scienza?

Ti sei accorto che quando trovi le risposte è l’immoto che si realizza? Cosa sei oggi anche se diverso da qualche  anno fa?

Il punto-oro si proietta d’intorno in un cerchio ma, il cerchio senza il punto, potrebbe esistere? Tu lo rappresenti come un cerchio vuoto ma così non è perché la proiezione è indissolubile dal proiettante. Quindi se vuoi realizzare l’oro non puoi abbandonare il cerchio. Se lasci la via isiaca, lasci un modo di realizzare non lasci  l’Iside … fai attenzione. Saturno? Stessa cosa, anche se morto, continua a fare la sua vita, lui rimane così,  sei tu che ti “trasformi” ma nel medesimo istante rimani “uguale”.

Dici che non è appropriato parlare di alchimia senza parlare di sale, di zolfo, di mercurio … forse si, forse no … magari se vado in un’ altra parte del pianeta il simbolo del sale è espresso in un altro modo. Magari non c’è una via isiaca in un’altra parte del mondo,  ma … gli uomini pervengono ugualmente all’ oro se ascoltano la voce del Fuoco.

Ascoltare questa Voce è cosa possibile, ed possibile ascoltarla senza fraintendimenti solo dopo aver tolto, buttato via gli involgimenti, gli strati, i preconcetti, i misticismi.  Per questo bisogna prendersi in mano con coraggio e lavorare, raffinare, solvere e coaugulare e ascoltare …

La ricetta è importante, si; sapere la materia pure, si; conoscere cosa siano sale, mercurio, solfo è importante, certo;  i tempi, i modi, i colori, i metalli ma … perché vuoi trasmutare te stesso/a?

Non esiste il tempo per un dio, non esiste lo spazio per un dio; esso esiste ma solo per l’uomo terrigeno che vi è sottomesso dalla Legge.

Quanti nodi hai sciolto? Quanti enti hai superato, quanto hai realizzato senza fare nulla di umanamente dinamico.

Se gli angeli cadono un motivo ci sarà. E allora perché tu vuoi ritornare? O meglio, ma tu vuoi ritornare oppure sei preso dal ritorno?

Anche la divinità è vincolata alla sua proiezione, così come gli angeli effettivamente alla loro caduta. E voi, uomo e donna, perché sfidate voi stessi per tornare all’oro quando, se un dì lo lasciaste, fu per un motivo?… Per diventare piombo l’essere l’ha voluto, e così l’essere umano deve riconoscere la voce dell’Essere per realizzare la sua Volontà.

Come Abramo lasciò la sua terra, prima di lasciare definitivamente il mondo degli effetti arrenditi alla Volontà dell’Essere “tuo”.

                                                                                    

                                                                                                                                             Andrea Liberati

 

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