Il Catechismo della Fratellanza di Myriam

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D. Tu ti sei professato fratello terapeutico magico di Myriam. Sarei contento se tu potessi darmi
delle notizie su questa Fratellanza.
R. Sono pronto a dare a chiunque le più diffuse spiegazioni.
D. Che cosa è, dunque, questa Fratellanza Terapeutico-Magica di Myriam? E’ una società massonica?
E’ una confraternita religiosa? E’ una associazione di sperimentalisti? E’ una setta civile o scientifica?
R. Rispondo chiaramente: la Fratellanza cui io appartengo non è una società massonica perché
non mira a nessun fine profano sociale, né promette aiuti ai fratelli iscritti a detrimento dei diritti che ogni uomo, in nome dell’uguaglianza dei diritti e dei doveri, ha innanzi a Dio e alla società civile; non è una confraternita religiosa, perché non ha dogmi cui obbedire per fede; non è una associazione di sperimentalisti increduli, perché tutti coloro che vi partecipano hanno completa coscienza di ogni loro atto e delle relative conseguenze; non è una setta, perché non ha niente da nascondere che possa offendere anche in minima parte la società civile. La Fratellanza di Myriam è un’associazione di volontà umane votate al bene dell’umanità, un’associazione scientificamente costituita, affinché l’uomo che ne faccia parte compia la sua missione di venire in aiuto del proprio simile con tutte le sue energie psichiche messe in movimento dalla propria volontà, volontà purificata da ogni egoismo e animata dalla coscienza di produrre il bene altrui, senza ambizione di merito premiabile e senza speranza di alcun compenso.
D. Dunque questa vostra Fratellanza è basata sull’utopia filosofica di trovare dei fratelli perfetti, cosa
che la scienza sociale e politica ha dimostrato impossibile, poiché l’uomo che non sia egoista e che produca il bene altrui senza neanche la speranza di una pubblica onorificenza è un paradosso.
R. La nostra Fratellanza non cerca per fratelli dei perfetti, diversamente sarebbe una vera associazione
di santi e di eroi, ma cerca e ascrive a sé tutti gli uomini di buona volontà che, quantunque non perfetti,
possano essere considerati come perfettibili.
Tutte le religioni, tutte le fedi politiche, tutte le storie dei popoli di ogni razza, annoverano a migliaia
i nomi di questi perfettibili, ora considerati come santi, ora come martiri, ora come esempi di virtù e di carità.
Ciò dimostra che l’uomo come si riscontra ordinariamente, può essere migliorato fino a un ascenso straordinario in alcuni campioni tipici, veri luminari delle plebi morali e intellettuali, e che sono i re delle virtù in mezzo alla turpitudine delle passioni egoistiche, patrimonio esclusivo dei volghi senza luce.
Colui il quale si ascrive alla Fratellanza, deve già aver compreso che il mondo Universo non è estraneo
all’uomo e che l’uomo è un tutto completo con la società umana di cui è una cellula infinitesima.
Quindi egli non considera gli uomini come esseri singoli, estranei a lui per una individualità in eterno,
ma come sangue del suo sangue, carne della sua carne, pensiero del suo pensiero.
Questa teoria dell’unità, parrà a prima vista una utopia come quella dell’uomo perfetto, ma non la
è, perché nel fondo dell’uomo più volgare esistono quotidiane e ininterrotte prove che egli non è estraneo neanche alle cose considerate inanimate che colpiscono i nostri sensi (1).
Gli uomini meno proclivi a occuparsi del loro prossimo, si commuovono del pianto di un bambino
martoriato, del lamento di un sofferente, delle grida di disperazione di una vedova, delle lacrime di una orfana.
Che significa tutto ciò se non un senso misterioso di verità che è nel fondo di ogni essere pensante, il
quale ravvisa che il pianto, il lamento, le grida, le lacrime lo riguardano più da vicino di quanto apparentemente creda? La civiltà e il progresso dei popoli moderni sono fondati sulla maturità di questi sentimenti (2).
Per le quali ragioni tutti coloro che si sentono uniti alle gioie e ai dolori dei propri simili, sono esseri
perfettibili fino all’assoluta santità e diventano soldati anonimi di una grande società di perfettibili che lavorano per il bene dei meno progrediti.
D. Da ciò comprendo che la tua Fratellanza è una società di filantropi puri e semplici; come ne esistono
tante altre di forme differenti in tutto il Mondo.
R. Se ti piace di chiamarci filantropi, chiamaci come meglio ti aggrada, ma è necessario non fraintendere
e non confonderci con la società profana. La nostra è Fratellanza Terapeutico-Magica di Myriam o,
più seccamente, FRATELLANZA DI MYRIAM.
D. Che cosa è questo nome di Myriam? Ebraizzate il nome di Maria dei Cristiani Cattolici, o esumate
dalle ombre dei secoli la sorella di Aronne e di Mosè? O è un nome ideale che ponete come insegna di
una idealità irrealizzabile?

R. MYRIAM è lo stato di purità verginale che fa nascere il CRISTOS miracoloso nell’uomo, cioè il
VERBO DIVINO fatto carne, oppure è lo stato operante per amor fraterno (come nel simbolismo ebreo) che dà possanza alla verga del potente Mosè, il salvato dalle acque, cioè il principio divino mentale che regge in noi e dà legge a tutto il mondo dell’anima umana in ogni singola manifestazione interiore ed esteriore (3).
Comunque presa, Myriam è la mistica rosa dei Rosa-Croce, l’eterna manifestazione dell’amore che
ci attira al centro unitario nel Dio, Centro Universale e Legge Immutabile; è l’antera della rosa di cui tutta l’umanità è un’infinita distesa di petali olezzanti disposti in simmetria, come corone invaginate l’una nell’altra intorno al trofeo dell’armonia che tutte le cose universe collega e dispone, – è una Dea, cioè la parte muliebre del classico tipo ideale del Dio Androgino (4); creatore e fattore di tutte le forme e di tutte le specie, in un atto di amore generativo, fecondo, immenso, continuo, irresistibile, onnipotente.
Perché il volgare intenda questo nome, senza aver sudato sui vecchi scartafacci della Cabala ebrea,
filosofia caduta in disgrazia dei moderni filosofi perché esso è osso duro alle bocche meglio indurite ai
vetusti parlari delle scuole sapienti antiche, s’immagini Myriam come tipo della più benefica divinità, pulcrissima Diana, incantevole Iside miracolosa, o come simbolo di uno stato speciale di purificazione dello spirito umano che è sorgente di tutti i più meravigliosi portenti.
Questo è ciò che bisogna intendere per Myriam.
D. Benissimo! È la parte mistica dell’associazione.
R. Mistica no, ma scientifica.
D. Il tuo linguaggio è improprio. Qui la scienza che è rappresentata, per tutti gli uomini istruiti, come
una serie di precetti provati e controllati con metodi costanti e precisi, non ha niente a che vederci.
R. E la nostra è una scienza per questo, perché tutti i precetti dei nostri Maestri, sono controllabili
con metodi costanti e precisi da tutti gli uomini di buona volontà e di retto intendimento che vogliono e persistono nel volerne la prova. Questa che non è scienza delle forze palesi della fisica e della meccanica comune, è scienza delle forze occulte della psiche o anima umana, e si chiama scienza occulta, non perché settaria e tenebrosa, ma per la specie delle proprietà non palesi, non ancora delucidate dell’anima umana.
D. È condizione indispensabile di credere per fede a quest’anima tanto discussa dalla scienza moderna,
e quindi la vostra pretesa scienza occulta cessa di essere tale, perché non è fondata su di un assioma
ma su di un atto di fede, sul vecchio preconcetto di una anima che sia parte distinta dal corpo umano.
R. L’anima per te è un preconcetto dogmatico, quasi che per te sia prepotente il dubbio che il ragionamento inquisitorio che mi vieni snocciolando possa essere un insieme ben misto della digestione che in questo momento il tuo stomaco elabora! Ma diciamo le cose più alla moderna: mentre il sangue circola nelle tue arterie e vene, mentre gli acidi dello stomaco attaccano la sanguinante bistecca ingoiata, tu non pensi, non ragioni, non discuti, non idei, non senti in te simpatie e avversioni? Questo essere che in te pensa, immagina, ragiona e discute, è il tuo pensiero, cioè il tuo io pensante, cioè l’anima tua.
Se chiamiamo dubbia e preconcetta l’anima, debbo negare che tu pensi e ragioni.
Hai il coraggio di sottoscrivere la sentenza di morte della tua ragione? Se sì, l’anima è un preconcetto
stupido.
Non pertanto per noi, coi nostri metodi, con la nostra investigazione, noi scientificamente dimostriamo
di essere composti di una forma corporea e di un pensiero o anima pensante separabili, e chiunque
segua i nostri metodi con pertinacia e con prudenza, arriva alla dimostrazione della verità. Se il tuo maestro ti ha detto che l’aria è un composto di ossigeno e di idrogeno, io posso sorridere a questa affermazione e crederla un dogma di fede per te; ma tu, per convincermi, non puoi rispondermi che così: Prova, esperimenta col metodo della nostra chimica, e saprai se il dogma è una verità. Le stesse parole io rispondo a te quando mi domandi dell’anima umana.
D. Solamente se per anima intendete il pensiero umano, non troverete nessun uomo che rinneghi il
proprio pensiero. Ciò che non comprendo è in qual modo questo pensiero umano possa diventare o essere di per sé una forza.
R. Tutti i filosofi, specialmente coloro che si occupano di politica e di arte, hanno dimostrato quanto
sia onnipotente il pensiero umano nella storia di tutti i tempi. Ma non basta. Se tu pensi e non manifesti il tuo pensiero in nessun modo, né con la parola, né con lo scritto, né col suono, né coi colori, chi di te è più purificato e quindi più sensibile, percepisce il tuo movimento mentale, ti legge o ti intuisce nel pensiero. Se questo è vero come ogni giorno è  dimostrato nella vita comune, significa che il tuo pensiero, è percepito come un movimento attivo o una vibrazione; ma la scienza sperimentale dimostra a tutti i discepoli che ogni movimento è forza, quindi il tuo pensiero è una forza. Quali siano poi le leggi che regolano le manifestazioni del pensiero come estrinsecazione di attività e di forza, è pertinenza della scienza occulta.
D. Noi non possiamo negarvi quanto tu dici, ma con ciò non provate che il pensiero o anima o psiche
sia cosa che continui senza il corpo fisico. Il vapore è una forza, sempre che la caldaia bolle; se spegnesi
il fuoco, la forza cessa di essere prodotta. Finché l’uomo mangia a beve secondo il suo bisogno, il
pensiero potrebbe anche essere una forza ponderabile, ma se cessa di alimentarsi, muore; così pensiero o anima che sia, riducesi tutto a meno che polvere.
R. Nello stesso modo potreste dimostrarmi che il vapore acqueo, ritornando allo stato liquido, perde
la proprietà di diventare vapore una seconda e una terza volta. Se il vapore ritorna acqua, e l’acqua di
nuovo vapore, il tuo pensiero che è una forza, ritorna allo stato di idea, di pensiero e di forza. Perciò io ti ho premesso che noi siamo UNITARI, pensiero e materia è UNO, perché UNA è la legge che il volgo chiama Dio e che gli occultisti chiamano Supremo Androgino. Se la materia è eterna, eterno è il pensiero, se l’una segue una legge immutabile di ricostituzione e disfacimento, l’altro non cessa di vivere come immagine morta o pensiero vivo; e se la prima è materia decomposta che si ricompone in una forma, il secondo è il germe di tutte le forme che dà vita alla ricomposizione degli organismi o forme determinate. Per noi, quindi, il pensiero che è forza o anima, è sopravvivente alle forme corporee (5).
D. Eccoci in pieno spiritismo. Dunque la vostra Fratellanza si occupa di spiritismo?
R. Della parola spiritismo si è fatto un grande abuso. Ordinariamente lo spiritismo è inteso come un
cumulo di pratiche per entrare in rapporto con lo spirito o anima dei defunti – poiché comunemente si crede che l’uomo morto conservi persistentemente l’individualità pensante dopo la morte del corpo fisico, cosa che la scienza dei nostri Maestri dice che non è sempre vera. Più tardi alcuni uomini, preclari per il loro studio, hanno voluto investigare con metodi scientifici lo spiritismo che essi hanno chiamato sperimentale, e si sono imbattuti nell’inizio di alcune scoperte nuove e inaudite di proprietà occulte dell’organismo umano di medi speciali (6).
Altri posteriormente hanno riunito lo sperimentalismo di questi ultimi coi dogmi dei primi e s’è venuto
manifestando lo spiritismo moderno. Ma la nostra non è una Fratellanza Spiritica, ma Fratellanza Magica.
La Magia è la scienza dell’anima umana, nei vivi e nei morti. E’ la conoscenza scientifica di tutte le
leggi sussidiarie della Legge Unica, tanto nel mondo delle forze conosciute o note, quanto nel campo delle forze ignorate od occulte.
La Magia è una scienza assoluta delle cose nella loro essenza fondamentale, quindi il suo campo
di realizzazione è immenso. Particolarmente, nel caso della nostra Fratellanza, la sua realizzazione è terapeutico-magica, è la terapeutica per mezzo delle forze occulte di cui disponiamo, tanto nel visibile quanto nell’ invisibile.
D. Spiegami che cosa volete dire per terapeutica magica.
R. Ed è necessario, diversamente è evidente il pericolo di essere malinteso. La parola greca therapeuo
ha due significati affini, io servo ed io curo. Da ciò il senso diverso come questa parola venne usata. Si
chiamavano terapeuti gli esseni ebrei che menavano vita austera di contemplazione e, più tardi, i cristiani che vivevano nelle solitudini dell’Egitto, che rinunziavano ai beni terrestri, e non aspettavano che la vita celeste, propiziandosela con preghiere e digiuni. Più tardi la terapeutica divenne la parte della medicina che si occupa dei mezzi di guarire le infermità o addolcire i dolori. Noi adoperiamo la parola nell’un senso e nell’altro. Il Fratello terapeuta di Myriam è un uomo che si accinge volontariamente alla conquista delle sue virtù super-umane o divine, per mezzo di una vita rettissima e pura; e, contemporaneamente, pone la conquista delle sue forze al servizio dei dolori che affliggono il suo prossimo meno progredito spiritualmente. Da questo punto di vista, il Fratello terapeuta si serve della scienza delle cause delle cose, che noi abbiamo detto chiamarsi magia, da cui il nome della fratellanza Terapeutica magica.
D. Allo sguardo del profano, allora, può considerarsi codesta associazione come avente il fine di
mettere in pratica un nuovo sistema di Medicina; come esistono l’allopatia e l’omeopatia, il sistema di Kune e di Kneipp, la sieroterapia, la elettromiopatia e tanti altri caduti in disuso, miranti a mettere di moda un sistema novello.
R. Niente di tutto questo. La novità è radicale; comprende tutti i sistemi di cura passati e futuri senza
eccezione, e dopo quanto ti ho esplicato innanzi, è facile intendermi. L’uomo volgare considera tutti i disordini fisici, le infermità dell’organismo umano, come produzione di cause fisiche esteriori e originali
dell’organismo stesso, e quindi cerca da secoli, incessantemente affaticandosi, il rimedio fisico che ristabilisce in un corpo ammalato la sanità temporaneamente perduta. La storia della Medicina è là per dimostrare che i lunghi secoli di ricerca sono stati in gran parte infruttiferi, e che gli stessi medici più studiosi, quando la natura stessa dell’organismo ammalato non li rende fortunati, si sentono in dovere di confessare che la terapeutica medicamentale è cosa tanto imperfetta da farli rinnegare la scienza che professano. Ciò procede da un errore fondamentale nell’indirizzo degli studi sul corpo umano. Infatti, l’uomo si studia nelle università moderne solamente sotto le apparenze fisiche. L’anatomia del corpo umano prima, e poi l’esame chimico dei suoi succhi, e poi l’osservazione microscopica di ogni cellula, hanno fatto progressi rapidissimi; di pari passo sono progrediti gli studi sulle funzionalità degli organi singoli, le osservazioni sul percorso e la sintomatologia delle infermità che affettano l’organismo umano, ma il buio più misterioso si condensa nella domanda: che cosa è la vita? Quale è la genesi della meccanica visibile delle funzioni corporee? Se la scienza investigasse il problema enunciato e ne scoprisse il segreto, l’enigma terapeutico sarebbe risolto. Il peccato scientifico è di considerare il corpo fisico dell’uomo esclusivamente come apparecchio meccanico nell’officina di una produttore di macchine.
Viceversa l’uomo è uno strumento di funzionalità complesse, alcune meccaniche ed altre intelligenti;
e a completare l’anatomia dell’uomo non è sufficiente l’esame del suo corpo e degli organi corrispondenti
a tutte le sue funzioni, ma l’anatomia di una seconda parte più alta che è il centro produttore di vita organica, la mente, l’intelligenza, lo spirito pensante insomma che è il solo produttore delle forme umane, che è la causa di tutte le alterazioni apparenti del corpo visibile.
Poiché il mistero Umano, patrimonio di tutte le sapienti investigazioni dei sacerdoti del vero, ci è
stato tramandato sotto la forma trinitaria. Così il mondo universo, così l’uomo vivo e pensante.
L’uomo, dice la tradizione, è un angelo decaduto. I mistici intendono a loro modo il simbolismo, ma
la spiegazione più propria è questa: che l’angelo è la mentalità libera che decade, imprigionandosi in un corpo fisico e creando nel suo cammino un’anima, cioè un legame di unione tra sé, pensiero o mentalità, e il suo corpo o involucro materiale. Il triangolo che la Chiesa cattolica ha in comune con la Massoneria simbolica, è la rivelazione dell’arcano umano, il quale a sua volta è l’arcano del mondo.
Ora l’anatomia degli altri due fattori dell’uomo non si fa sul marmo nudo e freddo di un teatro anatomico, ma con i mezzi e le proprietà investigatrici di cui il nostro spirito e la nostra mente sono forniti.
D. Dimmi allora chiaramente, tutti voi cercate di provocare il miracolo come nei templi di tutte le religioni?
R. La scienza positiva non riconosce il miracolo, il quale non esiste che per il volgo ignorante, perché
il miracolo è inteso come violazione della legge unica che regge tutti i fenomeni della vita universale.
Ma in questo senso il miracolo è un assurdo anche per noi, perché la legge Unica è immutabile e
inviolabile. Nonpertanto ogni giorno avvengono e si controllano dei veri miracoli nella guarigione delle infermità fisiche; dunque bisogna concludere non che la Legge Unica inviolabile sia violata, ma che la Legge Unica non è nota in tutte le sue parti.
Negli ultimi anni due fattori potenti sono entrati nella terapeutica comune che accennano al nuovo
indirizzo che la Medicina volgare può attingere in poco tempo; il magnetismo e l’ipnotismo. Basta aver notizie su queste due pratiche per convincersi che la medicina tende alla conquista anatomica dell’anima umana, poiché l’uno e l’altro toccano i primi e più bassi strati dell’anima umana, cioè i primi gradi di questa anatomia occulta dell’anima e della mentalità che ora sembrano utopie filosofiche.
Ora noi ci occupiamo appunto di questa terapeutica complessa, che studia nell’ ammalato prima,
col corpo fisico, le proprietà della sua anima pensante, e poi magicamente, cioè con perfetta cognizione delle cause, noi curiamo o mitighiamo i suoi dolori.
D. E in quale modo curate? servendovi dei medicamenti o delle sole forze del vostro spirito pensante?
R. Ho già detto che la nostra terapeutica abbraccia tutte le scuole terapiche note e ignorate; quindi
il terapeuta ha a sua disposizione tutto ciò che la natura o l’arte gli fornisce, ma soprattutto un farmaco onnipotente l’ERMES, da cui prende nome la medicina ERMETICA.
D. Un nuovo specifico? o una ricetta segreta?
R. Una ricetta segretissima che non troverai mai scritta in nessun libro, perché ogni uomo che legge
nella natura delle cose, perfezionandosi, spogliandosi di ciò che in lui rappresenta la preoccupazione
dell’organismo, intuisce e penetra una luce misteriosa, bellissima, che gli ridona la integrità dello spirito e della intelligenza, del sottile e dell’inafferrabile, facendolo rivivere nel regno che ha perduto , ridiventando un angelo dominante la necessità costrittiva delle cose. Nessuna penna, nessun maestro può darti ciò che da te stesso devi riacquistare, ascendendo la mistica scala di oro che unisce l’uomo ai cieli delle intelligenze e delle cause.
L’eresia Manichea, tanto perseguitata dalla Chiesa cattolica, aveva il suo conflitto tra le due forze
contrarie, parteggiandosi il Bene e il Male, quindi l’ipotesi di due Esseri sommi in conflitto perpetuo, creatori l’uno del Bene e l’altro del Male. Ma innanzi alla scienza dell’anima umana, che si connette alla verità assoluta della Magia, Bene e Male sono i due poli dell’identica creazione positivamente intesa. L’uomo era intelligenza libera; la sua involuzione nella materia, creandosi un corpo di cui rimane prigione, gli imprime il marchio della decadenza. Era un angelo alato, dice la leggenda orientale, e si tarpò le ali; era veggente e si accecò.
Il male è la costrizione del suo involucro, è la necessità della vita animale e vegetativa insieme del suo
corpo fisico. Perciò tutte le simboliche dipinture religiose che chiamano cieco, insaziabile, vorace quel satana che simboleggia la necessità della vita dei sensi e che è il sovrano delle tenebre, poiché ove la necessità, che è il male, impera, non vi è luce. A misura che l’uomo redime se stesso, cioè affranca dalla schiavitù del corpo, il suo Spirito prigione, l’Angelo antico, l’ERMES, il Mercurio alato, messaggero degli Dei, lo Spirito Santo a forma di Colomba riappare, ed egli monta e ridiscende dai cieli occulti nella realtà della vita palese, e parla la parola della verità (7). Questo è l’ERMES, questa è la luce che ritrae le immagini delle verità occulte, questo è il Trismegisto che ebbe sapienza infinita, questo è il Nebo che insegnò agli uomini la scrittura e la parola.
Ora la Medicina Ermetica è la pratica di luce che muta il sistema empirico dell’osservazione positiva
dei fenomeni nello studio delle cause che generano i fenomeni stessi.
Nell’assoluto, tutte le cose hanno la virtù della loro natura specifica. Tutte le erbe hanno virtù e
proprietà vegetali; tutti i minerali, virtù e proprietà di minerali; e ogni erba e ciascun minerale, la individua virtù specifica. Il medicamento che si somministra all’infermo è dato dal medico con l’intenzione di un controveleno chimico all’azione dei fermenti velenosi che il microscopio o la chimica iatrea scopre nell’organismo infermo.
Ma di là di tutte le proprietà e virtù relative alle specie diverse dei corpi che la Natura ci appresta, v’è
una parola che diventa sostanza, è la parola dello Spirito o Intelligenza umana libera, che muta tutte le virtù delle cose nell’unica virtù di produrre il fenomeno voluto – è la legge della parola del Cristo che tutti i giorni il prete celebrante pronunzia ai fedeli: Verbum caro factum est; cioè la parola si è tramutata in fatto. Allora non esiste più la sola virtù chimica del medicamento nella cura dell’infermo, ma la Virtù trasmutatoria che lo spirito divino residente nell’uomo, nella sua perfezione, unisce a tutte le cose (8).
I Santi non guarirono i loro infermi con delle ricette debitamente approvate dal Consiglio Sanitario
del regno; nei tipici miracoli della leggenda evangelica, il Cristo non fa un esame clinico dell’infermo e non analizza il suo espettorato al microscopio, ma prega e guarisce. Prega perché l’ERMES divino arrivi, e dia virtù trasmutatoria alla sua parola; l’uomo perfetto dice: guarisci, e la carne guarisce. Egli ha parlato all’anima della carne inferma, e le ha dato la forza virtuosa di risanare.
I taumaturghi, i profeti, i rosacroce, non trasportavano seco un milione di barattoli delle farmacie;
l’olio, l’acqua, l’aceto, il sale, il miele, roba da cuoco più che da farmacista, nelle loro mani acquistavano la virtù di purganti, di dissolventi, di purificanti, di sudoriferi e di controveleni.
Chi arriva alla conquista, per ascenso individuale, dell’ERMES, è un medico Ermetico.
La Fratellanza Terapeutico-magica di Myriam non promette ai suoi ascritti che vogliono praticare,
se non il Bene, che è la realizzazione più splendida della Magia; la conquista di attirare a sé l’ERMES divino e, in nome della Scienza e della Luce, mitigare il dolore dei sofferenti.
D. Impresa eroica! e vi pare che al secolo ventesimo possiate riuscire?
R. Il ventesimo come il centesimo secolo, è una maniera convenzionale per contare i periodi degli
errori umani. Ma l’uomo è lo stesso, sempre la stessa pianta che può fruttificare il bene o il male, secondo la coltivazione che gli si appropria. La croce essenica comprende quattro parole capaci di tutte le novità più inaudite:
PURITÀ – SACRIFICIO – AMORE – SCIENZA
Senza la Purità non è possibile il sacrificio per il tuo simile, e senza di questo è impossibile l’amore.
L’amore è purità e sacrificio insieme, che penetra la parola occulta dei Cieli invisibili e ne conquista la Scienza.
Ho premesso che non siamo dei mistici, quindi tutto in noi è positivamente studiato; ora la fede non esiste per noi che dopo la conquista scientifica del mondo delle cause.
Al ventesimo secolo noi diciamo all’uomo: non credere per fede, ma aspettati tutto dalla scienza
dello spirito umano.

G. Kremmerz

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(1)Nelle scienze unitarie nessuna cosa si considera senza anima o spirito; e le cose che di fronte agli animali e all’uomo intelligente ci appaiono come senz’ anima, hanno invece un’anima o spirito intelligente proporzionato all’evoluzione del loro stato. Un minerale ha l’anima di un minerale, così un vegetale; l’uomo evoluto rappresenta la massima intensività dell’anima o spirito come manifestazione dell’intelligenza creatrice; così egli comanda alle anime delle cose e le osserva.
(2) Tutto ciò che l’uomo sente senza spiegarselo, appartiene all’occulto essere che è in noi, cioè all’uomo antico, il quale agisce impulsivamente e rettamente secondo l’esperienza acquistata nella lunga serie delle sue reincarnazioni. Le sensazioni fisiche si spiegano con i sensi comuni a tutti gli uomini, ma i sentimenti che sono percezioni dell’anima, non possono – il più delle volte – spiegarsi senza la singola storia di un’anima umana, la quale conserva in sé memorie precedenti manifestatisi sotto forma di istinti. L’amore, la carità, la simpatia, l’antipatia per cose e persone, le repulsioni e le attrazioni fatali non sono che verità storiche dell’anima umana.
(3) I libri sacri, come i Veda e la Bibbia, e le religioni classiche, presentano tutti la storia dell’anima e dello spirito dell’uomo sotto plastiche manifestazioni oggettive, diversamente i volghi non comprenderebbero. Cito alcuni esempi comuni: Minerva che esce armata dal cervello di Giove, non è una creazione artistica del pensiero sapiente che esce dal cervello di un uomo, evoluto al grado di assidersi re dell’Olimpo, cioè degli alti strati sociali? Il Cristo, figlio di Maria, è lo spirito miracoloso detto divino che risiede in noi, ma che non si manifesta se la Maria, cioè l’anima umana perfetta, vergine e monda dalle sozzure, non lo concepisce. Il Libro della Genesi è fatto tutto con questo linguaggio oscuro dell’antico sacerdozio: e i preti cattolici e protestanti, nonché i commentatori di Darvin che criticano la Bibbia senza saperla leggere, fanno pietà. La stessa Rosa-Croce (società segreta antica) è un simbolo dell’anima.
(4) Il Dio Androgino o semplicemente l’Androgino, è il Dio maschio e femmina in una sola persona; questo simbolo dei cabalisti vuole indicare il centro creatore dell’universo che è, contemporaneamente, madre e padre delle cose create – cioè creatore per sé, senza l’aiuto di nessuna collaborazione differente dal suo Sé.
(5) L’unità della Natura, considerata nella sintesi sua, porta alla conseguenza di definirla l’essere, senza la sciocca divisione di materia e spirito. Di entrambe queste parti convenzionali del creato, la sostanza è una. Manca la parola per indicare il germe attivo e fecondo dello Spirito e della Materia insieme, che i cabalisti esprimono con la lettera ebraica IOD, principio e fine di tutte le cose.
(6) La parola medium significherebbe l’uomo che è intermediario tra i morti e i vivi. Nello sperimentalismo i medii si chiamano più propriamente soggetti.
(7) Una scuola gnostica chiamava Iddio Libertà, il cui contrario, la schiavitù del corpo, è la necessità della vita terrena, cioè SATANA.
(8) Questo dimostra il perché un medico che ha fede nel suo farmaco, dà al farmaco delle proprietà guaritive che il farmaco non ha per sé. Obbiettivamente è lo stesso della fede che gli ammalati hanno di certi medici. Charcot ha scritto sulla fede che guarisce.

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