JOHANNES TRITHEMIUS: ESTRATTO DA UN OPERA ALCHEMICA

Dio è un fuoco essenziale e nascosto, che risiede in tutte le cose e specialmente nell’uomo. Questo fuoco crea tutte le cose.

Egli le ha generare e le genererà in futuro, e ciò che è creato è la vera luce divina che esiste per tutta l’eternità.

Dio è un fuoco ma nessun fuoco può bruciare, nessuna luce può manifestarsi in natura senza l’aggiunta d’Aria che determina la combustione; e lo stesso lo Spirito Santo deve agire in noi come un «Aria» o un «Soffio» divino, facendo sgorgare dal fuoco divino un soffio sul fuoco interiore dell’anima, in modo che la luce appaia, poiché la luce deve essere alimentata dal fuoco, e questa luce è Amore, Felicità e Gioia nella divinità eterna.

Questa Luce è Gesù, che è emanato dall’eternità di Geova.

Colui che non possiede questa Luce dentro di sé è immerso in un fuoco senza luminosità; ma se questa luce è in lui, allora Cristo è in lui, s’incarna in lui, ed egli conoscerà questa Luce tale com’essa esiste nella Natura.

Tutte le cose, tali come noi le vediamo, sono interiormente Fuoco e Luce, dove si nasconde l’essenza dello spirito. Tutte le cose sono una Trinità costituita da Fuoco, Luce e Aria.

In altre parole lo «Spirito», il «Padre», è una Luce «sovra essenziale»; il «Figlio» è la Luce che si è manifestata; lo «Spirito Santo» è un’ aria mobile, divina e sovra essenziale.

Questo fuoco risiede nel Cuore e invia i suoi raggi in tutto il corpo dell’uomo, e determina la vita.

Ma nessuna luce nasce dal fuoco senza la presenza dello spirito di santità. […]

Tutte le cose sono state fatte dalla potenza del verbo divino, che è lo Spirito o Soffio divino emanato dal principio della fonte divina. Questo soffio è lo «Spirito» o «Anima del Mondo» ed è chiamata «Spiritus Mundi».

Inizialmente era simile all’«Aria», poi si è concentrato in una nebbia o sostanza nebulosa e, infine, si è trasmutato in «Acqua». Quest’«Acqua» era inizialmente Spirito e Vita, poiché essa era impregnata e vivificata dallo spirito.

L’oscurità colmava l’abisso; ma con il proferire del verbo, la Luce fu generata, le tenebre illuminate dalla Luce, e l’«Anima del Mondo» fu procreata.

Questa Luce spirituale, che noi chiamiamo «Natura», o «anima del mondo» è un corpo spirituale che, per mezzo dell’Alchimia, può essere reso tangibile e visibile; ma siccome esiste allo stato invisibile, viene chiamato «Spirito».

Si tratta di un Fluido universale e vivo, diffuso ovunque in Natura, e che pervade tutti gli esseri.

È il più sottile di tutte le sostanze, il più potente a causa delle sue qualità intrinseche; esso penetra tutti i corpi, e determina le forme in cui opera la sua azione.

Con la sua opera, esso libera le forme da ogni tipo di imperfezione; rende puro l’impuro, perfetto l’imperfetto, e immortale ciò che è mortale, fissando in se.

Questa «Essenza» o «Spirito» è emanata dal Centro fin dall’inizio, e s’incorpora nella sostanza di cui è formato l’universo.

Questo è il «Sale della Terra», e senza la sua presenza, l’erba non cresce, nè i prati verdeggiano e più questa essenza è condensata, concentrata e coagulata nelle forme, e più esse hanno la stabilità.

Questa sostanza è la più sottile di tutte le cose, incorruttibile e immutabile nella sua essenza, essa riempie lo spazio infinito.

Il Sole e i Pianeti non sono che dei coaguli di questo principio universale, dal loro cuore palpitante distribuiscono l’abbondanza della loro Vita, e l’inviano alle forme dei mondi inferiori e a tutti gli esseri, tramite il proprio centro, e elevando le forme sulla «via della perfezione».

Le forme in cui si fissa questo principio vivente, diventano perfette e durature, in modo ch’esse non siano alterate, né siano deteriorate, ne mutino più al contatto con l’aria; l’acqua non può più dissolverle, né il fuoco distruggerle, ne gli elementi terrestri divorarle.

Questo spirito si ottiene nello stesso modo in cui è comunicato alla Terra dagli Astri; ciò è fatto per mezzo dell’Acqua, che gli serve da «veicolo».

Questa non è la Pietra dei Filosofi, ma essa può essere preparata fissando il volatile.

Vi consiglio di prestare molta attenzione all’atto di far bollire l’Acqua; non lasciate che il vostro spirito sia turbato da cose di poca importanza.

Fatela bollire lentamente, poi lasciatela putrefare fino al punto in cui ha raggiunto il colore conveniente, poiché l’«onda di vita» contiene il germe della saggezza. Attraverso la bollitura l’Acqua si trasformerà in Terra.

Questa Terra si trasformerà in un puro fluido cristallino che produrrà un eccellente Fuoco Rosso; ma quest’Acqua e questo Fuoco, ridotti in una sola essenza, producono la grande Panacea, composta da dolcezza e da forza: l’Agnello e il Leone sono uniti.

 

(a cura della Redazione del Sito)

 

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