ESTERIORIZZAZIONE: FENOMENO ILLUSORIO DI EVOLUZIONE

+

La scienza ermetica riconosce l’uomo come unità composta da quattro corpi.

Ogni corpo ermetico possiede delle caratteristiche specifiche e delle capacità intrinseche.

In particolare, sono del corpo lunare, oltre la plasticità, la mobilità ed altre specificità che Giuliano Kremmerz indica con chiarezza nei suoi scritti, anche l’ interconnessione con il corpo saturniano e l’invisibilità all’occhio umano.

Se ne possono però studiare molteplici manifestazioni attraverso le realizzazioni compiute sul piano materiale come è possibile riscontrare nella terapeutica ermetica.

L’imperio assoluto di tale corpo è quello della produzione della forma la quale esercita un forte impatto sulla psiche dell’uomo e sui suoi desideri.

La capacità di “partorire” del corpo lunare conferisce agli operatori ermetici che hanno conquistato il governo di tale esercizio, la produzione di risultati consapevoli inerenti la terapeutica ermetica ma, d’altra parte, la stessa capacità lunare, quando non ancora del tutto controllata, può essere fonte di rifrazioni e motivo di piccoli fallimenti negli studi.

Nella scienza ermetica, circa l’utilizzo del corpo lunare, la volontà dell’operatore svolge un ruolo fondamentale, centrale, come esposto da Giuliano Kremmerz negli scritti “Che cosa è il Maestro Perfetto” e “Il Discepolo o recipiendario”, ed esercitarla in tal senso è tutt’altro che scontato per chi approccia agli studi o per coloro che hanno iniziato da un tempo relativamente “lungo”.

Detta volontà deve essere progressivamente cercata con la pratica ed integrata con la volontà dell’ uomo storico, con cui, indica Kremmerz, deve necessariamente combaciare.

Capire e conoscere questa volontà richiede pazienza poiché spesso viene confusa con il desiderio proveniente dalle passioni che albergano nell’ uomo e che sono in grado esse stesse di esercitare volontà propria, e di costituirsi fonte delle rifrazioni su scritte.

Fra i diversi desideri conosciuti che possono raggiungere un essere umano, c’è n’è uno particolare che può avvicinarsi all’orecchio dell’aspirante ermetista: vedere concretamente sul piano saturniano realizzarsi dei risultati suoi, desiderio che lo raggiunge sia per impazienza, che per colmare un possibile senso di frustrazione.

Alcuni potrebbero cercare di appagarlo nell’ azione di esteriorizzare il proprio corpo fluidico che normalmente è celato agli occhi umani attraverso proiezioni di forme all’esterno.

Ma cosa vuol dire esteriorizzare? Vedere fuori di noi ciò che è celato in noi.

Giuliano Kremmerz riporta degli esempi nell’Opera Omnia, in particolare indica il percorso per evocare gli enti marziali, dandone una dettagliata preparazione affinché ciò possa realizzarsi.

Anche nei diversi racconti che descrivono i fenomeni ottenuti dai medium viene indicato  lo stesso “errore”-  confondere il desiderio con la volontà ermetica -, oppure tramite esempi di personaggi che forti di magnetismo animale pronunciato e inconsapevole,  erano in grado si di ottenere fenomeni strabilianti, ma che rimanevano bloccati da “altrui” volontà ad un “servilismo” depauperante quando protratto nel tempo.

Tutti gli esempi disseminati nei libri da Kremmerz, mirano tra le altre cose, a mettere in guardia chi tenta la via, dalla doppia valenza racchiusa in un “potere” che porta con se valori che indico insufficientemente con parole come “alto” – più vibrante e “basso”- meno vibrante, cioè volontà o desiderio, e quindi, potere esercitato, potere subito.

Nel caso delle possibilità espresse dal corpo lunare e nelle differenze che in questo si manifestano secondo l’approccio con cui lo si tratta, la ricerca esagerata dell’esteriorizzazione produce un’ eccellente capacità “ginnica” di entrata e di uscita dall’ operatore di questo corpo, ma tale risultato performante non è affatto sinonimo di evoluzione e integrazione completi “dal peggio al meglio”.

Lanciare e richiamare il proprio corpo lunare è una pratica che si può conoscere ma da sola non evolve in senso spirituale verso una migliore capacità di percezione della luce eterea delle entità più evolute o evolutissime, se non affiancata alla pratica quotidiana del Bene.

L’efficienza del corpo lunare in abito della terapia ermetica è relativa, oltre alla mobilità, anche e soprattutto alla purità dell’operatore; Kremmerz dice: (…)  “Così l’ azione magnetica di un individuo su di un altro, benefica o malefica, è sempre determinata dalla qualità della forza da noi proiettata – qualità che è in armonia con le proprietà morali e psichiche nostre: per la qualità del magnetismo eccovi spiegato come su di esso, sulla sua efficienza e purità, agisce primariamente la potenza assoluta morale che costituisce la nostra natura animica – ecco perché di tante regole nostre inibitorie e precise per renderci equilibrati, puri, giusti e onesti: se fossimo dei santi, godremmo di un magnetismo più perfetto e buono. Ecco la santità laica come è pernio e fu pernio del Pitagorismo!”

Materializzare esternamente immagini tramite il corpo lunare può dare la sensazione di padroneggiare un potere che consideriamo proveniente da noi perché da esse siamo attraversati, o perché noi siamo oggetti di proiezione di qualcosa. Sicuramente è molto affascinante, mentre invece far manifestare il corpo lunare nelle opere di Amore, in termini di effetti terapeutici e di guarigione, è meno affascinante sotto il profilo della forma creata sul piano terrestre, perché all’ inizio si è meno disponibili a cercarle e a comprenderle.

Il tentativo di portar “giù” ciò che è “su” lo possiamo approcciare agendo con il lavoro ermetico teso a equilibrare il corpo lunare a tal punto che possa “salire” ed entrare in contatto con gli enti partecipanti alla medicina di Dio.

Il fascino della forma è un effetto che pian piano è possibile padroneggiare quando il sacrificio di se stessi per qualcun’ altro ci affrancherà dalla seduzione del fascino stesso e dalla rivendicazione egoista in noi di essere autori di magia, anche se a fin di bene.

 

Andrea Liberati

 

Versione Pdf 

I commenti sono chiusi.